martedì 20 maggio 2014

il cielo grigio di maggio



E ci sono poi quei giorni in Irlanda cui ci si sveglia avvolti dalla malinconica, atmosfera grigia, aria pesante di sole nascosto e pioggia improvvisa che abbassa il cielo denso all’altezza degli occhi.
Manca l’aria e il verde, mancano persone e sensazioni, manca aprire gli occhi completamente e un velo di sonnolenza ti intrappola in una giornata di dormiveglia con il cuore che salta per un pensiero dolce scivolato via, per una vita cui non bisogna chiedersi come sarebbe andata, perchè non lo sapremo mai.
Il corpo che aspetta un’estate che non arriverà e ti lascia rimuginare su un passato che e’ svanito che era sbagliato, un futuro che ti manca da troppo.
Dolce lacrima che ritorna impalpabile, dolce lacrima che non puoi esprimere e raccontare.
Nella nebbiolina di una giornata umida e bianchissima la voglia di poter tornare a sette anni fa per una sera, solo una sera, lo giuro un’unica sera: stasera. Nessun’altra ,stasera.
Con leggerezza, tornare in una casa che conosci, senza avere ancora la certezza che la vita e’ una puttana e dopo averti fatto godere ti chiederà un conto salato.
Era facile, era folle, era magico, era distruttivo, e questa sensazione non la puoi esternare, rimane un segreto tra te e chi era la’. Sentire la mancanza di qualcuno che ti conosce e legge da un gesto, sentire la mancanza di chi ti ha accompagnato per una vita intera o per un minuto che durerà una vita, e ti ha fatto male, sentire la mancanza di qualcuno che hai sempre avuto presente in ogni grande momento, e non c’e’ non ci può essere, e non lo vorresti neanche veramente accanto, ma il fatto che non ci sia e’comunque importante.
Si cresce e si prendono decisioni importanti e impegnative, e rimane la paura di affrontare l’intimo da sola o con qualcuno perchè sei stato ferito, perchè sai cosa vuol dire morire d’amore, perchè sai quanta forza ci vuole a ricominciare.
Chiedersi allora se dopo aver vissuto ti basterà sopravvivere o se sarai in grado ancora di lasciarti andare alla follia di un abbandono totale.
E si ricomincia e si ride di nuovo e bisogna fidarsi, ed io non mi fido, non mi fido di me.
Non si dimentica niente, non vuoi dimenticare niente perchè dimenticare sarebbe riduttivo ed inutile.
Non ci sara’ mai più simile sensazione di familiarità, nessuno mai crescerà ancora con te.

domenica 26 gennaio 2014

PLUM CAKE BANANE PERE E CIOCCOLATO (V)

INGREDIENTI

2 banane mature
1 pera matura
4 uova
una tazza di zucchero
1.5 tazze di farina di mais (polenta)
1.5 tazze di farina 00
3 cucchiai di marsala
1 arancia (succo)
3 cucchiai di olio di semi
100 gr cioccolato fondente
noci tritate
2 cucchiai di chia
5 amaretti
cannella in polvere
1 bustina di lievito


frullare la pera, le banane 2 uova intere e 2 tuorli.
aggiungere lo zucchero, la farina di mais, la farina 00 setacciata, il marsala, il succo d’arancia e il lievito.
montare a neve le 2 chiare rimanenti.
aggiungere all’impasto ⅔ di cioccolato tagliato grossolanamente, una spolverata di cannella, 2 cucchiai di chia e una manciata di noci tritate, .
aggiungere le chiare montate a neve e mescolare delicatamente con un cucchiaio di legno.
preparare una teglia con la carta da forno (20x30) e versarvi il composto.
spolverare la superficie con gli amaretti tritati, una manciata di noci ed il resto della cioccolata grattugiata finemente.
infornare in forno ventilato già caldo a 180°C per 45 minuti.

lasciare riposare e spolverare di zucchero a velo.

sabato 16 novembre 2013

BURRO ALL’OLIO EXTRAVERGINE (VEGAN)

cercando e ricercando un prodotto che nelle ricette di dolci sostituisca il burro o la margarina o gli spread vegetali, che non amo moltissimo, mi sono imbattuta in questa ricetta semplicissima.
Il composto di consistenza similissima al burro è perfetto per frolle e sfoglie:

per 100-120 gr di burro all’olio:

50 ml di latte di soia
100 ml di olio
1-2 cucchiaini di limone
2 pizzichi di sale

mettere tutti gli ingredienti in un recipiente alto e mescolare con un frullatore ad immersione.

Sarete stupiti di quanto questo composto sia alla vista, tatto e sapore simile al burro a cui siamo abituati.

mercoledì 6 novembre 2013

Aloo Mattar (V)

Cercando qua e là nella mia mail ho ritrovato questa ricetta di un piatto indiano vegetariano che a me piace molto, ma che avevo dimenticato da un paio d’anni:

50 g di patate,
500 g di piselli freschi,
200 g di burro (io non l’ho mai messo o in caso ho usato un paio di cucchiai di spread vegetale),
7 g di curcuma in polvere,
15 g di coriandolo in polvere (a me il coriandolo non piace quindi non lo uso ma per onestà intellettuale lo aggiungo alla ricetta),
7 g di chili in polvere,
2 g di zenzero in polvere,
2 g di cumino in polvere (il cumino come il coriandolo a me non piace e non lo uso, ma fa molto bene),
500 g di pomodori/passata o polpa di pomodoro vanno bene allo stesso modo,
1 tazza di yogurt.

Pelate le patate, tagliatele a pezzetti; sgusciate i piselli. Fondete una piccola parte del burro in una padella e soffriggetevi per qualche minuto piselli e patate; passateli in un piatto e teneteli da parte. Nel burro rimasto in padella soffriggete per qualche minuto le spezie, salando a piacere.

Tagliate a piccoli pezzi i pomodori e versateli nella padella, unendo le patate e i piselli; cuocete finché tutto è tenero, poi aggiungete lo yogurt, che avrete prima battuto a parte, e tenete caldo fino al momento di servire.

mercoledì 9 ottobre 2013

ZUPPA D’ORZO TRENTINA (per 6)



Per il piacere di un amico che non mangia cose verdi questa zuppa non ne ha neanche una a parte il prezzemolo :) (ma rimane sempre sana e nutriente)


ingredienti
2 coste di sedano
2 carote
1 cipolla grande o 2 piccole
Prezzemolo
200 gr d’orzo perlato
150 gr fagioli cannellini secchi messi a bagno la sera prima (o una lattina di quelli in scatola)
Cavolo verza (opzionale)
Pancetta/ carre’ di maiale a piacere
2 dadi vegetali
2 patate medie grandi

accessori
pentola a pressione

preparazione
tagliare tutto a dadini e mettere in pentola con un filo d’olio (se I fagioli sono in scatola lasciarli a parte da aggiungere successivamente), coprire d’acqua molto calda e portare ad ebollizione, chiudere la pentola e portarla a pressione, lasciar cuocere per 45 min 1 hr.
In caso di utilizzo dei fagioli in scatola lasciar cuocere 40 min aprire la pentola, aggiungere I fagioli e lasciar riprendere la cottura a pressione per 20 minuti.
Serivire con un filo d’olio a crudo e se piace del parmigiano.


sabato 21 settembre 2013

Roma



Roma bella Roma mia che me pari na poesia,
T’ho sognata l'artra notte co’ le strade tutte rotte.
Ero a cena a casa mia e poi me ne annavo via.
E giravo pe’i quartieri, l'aria n faccia de settembre.
Incontravo poi l'amici me facevo du’ risate.
Giro l'occhi ce sta ‘r fiume co’ più machine che acqua,
M’arivorto di repente me compare er cupolone.
Mamma Roma core mio me nasconni ‘a tristezza.
Riaccennevo er motorino e passavo ‘pe Trastevere.
Guarda là li regazzini se diverteno pe’ strada.
C'è la gente che smadonna pe’ trovà da parcheggià.
Roma cara, bella mia t'accarezzo passeggiando.
Passi er ponte guardi er Tevere co’ la luna che se specchia.
I ratti s’arincorono e li gatti fanno ‘n coro.
Camminando ‘n artro po m'aritrovo da Baffetto.
C'ho ‘n certo languorino ma la coda è troppo lunga.
Non c'ho tempo devo annà c'è la notte che m'aspetta.
Le stelle nun le vedi ma le senti sulla pelle.
Mentre passi pe ‘na piazza te saluta er sor Pasqino.  
Berinini s’aripara, Sant'Agnese apre le gambe 
pe’ mostratte quanto è bella, Roma, pure sottotera.
La tua storia s’arespira, io sospiro e passo ortre.
Passo pe' Campo de’ Fiori e saluto zio Giordano.
Me perdo pe’ li vicoletti e me guardo le botteghe.
Sento ride’ ‘na vecchietta, sento urlà ‘na regazzina.
Torno ar fiume ‘o riguardo e ci incontro Gabriele.
Mentr’aripone a spada e me dice “va’ ch’è tardi”.
Arisargo ‘n motorino, svicolando tra le genti.
Passo appena pe' via Cola vedo casa da lontano.
Poi me svejo er cielo grigio, 5 gradi de settembre.
Roma bella, Roma mia c’ho creduto tutta notte.
‘Nn ce stai quanno me arzo, ma t’aritrovo, t’o prometto.